Rio…dall'alto

Rio…dall'alto
Rio de Janeiro, Brazil
Rio de Janeiro, Brazil Sveglia presto per ciò che più desideriamo vedere qui a Rio: il Cristo.
Saliamo con un van verso il monte Corcovado: impieghiamo una mezz’oretta per salire su questa montagna nel parco nazionale della Tijuca (il più grande parco urbano al mondo) fino ad arrivare in cima (710 metri).
Da qui sopra, la statua del Cristo Redentore, con i suoi 30 metri più 8 di piedistallo, sovrasta Rio dall’alto. È una delle 7 meraviglie del mondo moderno.
La statua è immensa e imponente, basta guardare le foto…sotto la statua c’è anche una piccola cappella, che visitiamo. Dopo un po’ di contemplazione del panorama e di super selfie, scendiamo per andare verso l’altro simbolo di Rio in altezza: il Pao de Azuçar.
Si raggiunge tramite una doppia funivia, per arrivare in cima ad una altezza di 400 metri.
Nel primo stop nella collinetta di mezzo (Morro da Urca) giriamo un po’ per scoprire la natura che ci circonda. Troviamo molta vegetazione, un piccolo museo dell’isola, e qualche scimmiettina simpatica che gioca con i fratellini…
Con la seconda funivia arriviamo sul Pan di Zucchero (sembra che il nome derivi dalla forma di un dolce tradizionale) e apprezziamo la vista di Rio da un altro punto. Anche se il Cristo è sempre là che ci guarda.
Pranziamo in un boteco, con 15 euro usciamo sazi e felici. Oggi è venerdì quindi per la serata ci immergiamo nel nostro quartiere di Lapa, centro della movida di Rio. È pieno di cosiddetti samba bar, piccoli locali con musica dal vivo, dove bevi o mangi qualcosa e si balla a ritmo di samba o musica popolare brasiliana. Entriamo in uno di questi e ci lasciamo trasportare dall’allegria della musica… Poi cambiamo posto per berci una caipirinha e troviamo un buon cameriere che assomiglia a Massimo Boldi e ovviamente parla solo portoghese. Gianni con abilità chiede e trova un tavolo “per dos postos” mentre Cate, ridendo fino alle lacrime, si occupa di ordinare qualcosa da spizzicare. Di piccolo ecco, tipo patatine fritte.
Dopo 5 minuti arriva Massimo con una padella di cipollazze e salame…..

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Giù e su per Rio e Santa Teresa

Giù e su per Rio e Santa Teresa
Rio de Janeiro, Brazil
Rio de Janeiro, Brazil Stanotte ha piovuto un pochino e la mattina sembra un po’ incerta, quindi decidiamo di proseguire la scoperta del centro città (anche se non c’è un vero e proprio centro).
Visitiamo la famosa Confeitaria Colombo, una antica pasticceria diventata simbolo di Rio. Dentro è molto antico e pomposo, ma carino. Prendiamo il tipico pastel de nata, buonerrimo, poi una robina con la frutta, normale direi…ma il top arriva con il BRIGADEIRO, una palla di cacao, burro e latte condensato che potrebbe sostenere un reattore nucleare (data anche la dimensione). Molto soddisfatti…e brufoli assicurati (almeno per la Cate).
Passeggiamo tra i monumenti principali e scopriamo che c’è una mostra gratuita di Picasso che visiteremo magari una prossima mattinata. Per pranzo andiamo a Santa Teresa, un quartiere su una collinetta sempre nella parte centrale di Rio.
Il tassista fa un po’ fatica a trovare il ristorante che abbiamo scelto (solo 2.000 recensioni positive su tripadvisor). Dopo 3 strade sbagliate e richiesta di informazioni ad altri tassisti, arriviamo in questo posto in piena favela di Santa Teresa e in mezzo alla selva. Ti sembra di cenare sugli alberi e in piccole terrazzine sotto forma di capanne. Alcuni tronchi di alberi passano anche dentro al bagno.
Decidiamo di lasciarci coccolare dal posto e dal servizio dei camerieri, mangiando e bevendo benissimo. Scendiamo a piedi verso casa, passando tra le stradine colorate e artistiche di Santa Teresa, facendo anche qualche acquisto. In una stradina un po’ meno turistica facciamo anche qualche simpatico incontro (gatti galli e galline).
Per la cena, insalatina leggera fai da te…

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Copacabana style

Copacabana style
Rio de Janeiro, Brazil
Rio de Janeiro, Brazil Ci svegliamo dopo la nostra prima notte, e capiamo subito che qua il suono vibrante di Rio non ti lascia andare mai…si sente veramente ogni tipo di suono a qualsiasi ora della giornata. A partire dai più gettonati clacson, fischietti e urla portoghesi fino alle musiche dei club, betoniere dei cantieri o chiacchiericcio dei pub.
Anche i profumi sono ovunque: principalmente di cibi, frutta, fritti vari, dei mille ambulanti o negozietti che si affacciano nelle strade. Beh ci sono anche odori non molto gradevoli…come sempre. Noi intanto prendiamo la metro per Copacabana (molto carina e colorata) e ci spiaggiamo come due balenotteri bianchi.
Facciamo amicizia con Bill, un tizio americano che ha un chioschietto sulla spiaggia di caipirinha. Si rivela molto gentile e molto utile, perché ci attacca un bottone fenomenale ma ci spiega un sacco di cose su cosa fare e come visitare Rio. Dopo pranzo si annuvola un po’, decidiamo quindi di passeggiare verso Ipanema, almeno per dargli un’occhiata in modo da ritornarci un altro giorno. Questi due quartieri (Copacabana e Ipanema) sono molto più turistici rispetto al centro di Rio, pieni di palazzoni e hotel. Anzi, Copacabana è per i turisti squattrinati, Ipanema è per i ricchi e Leblon (poco più avanti) è per i super ricchi…

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