Tchau Rio

Tchau Rio
Rio de Janeiro, Brazil
Rio de Janeiro, Brazil La nostra settimana brasileira a Rio de Janeiro è finita…
Questa città è affascinante ma è un po’ difficile da vivere e capire, richiede del tempo…il fattore lingua è fondamentale, senza sapere il portoghese non si sfrutta al massimo ciò che la città offre.
Le persone sono cordiali e gentili, ci provano anche se non parliamo la stessa lingua…
Ci sono bus e macchine ovunque, si mangia ovunque, si dorme ovunque, c’è polizia ovunque…
Costo del cibo e della vita…molto variabile, ma sempre molto buono. Carne, riso e patate sono sempre presenti nei piatti.
Le varie visite ai monumenti e attrazioni principali ci son piaciute molto, così come l’allegria e la movida serale a ritmo di samba in qualsiasi bar del quartiere. Noi avevamo scelto di rimanere nella parte di Rio più caratteristica e meno turistica, è bastato solo fare più attenzione quando si andava a piedi per strada, senza sventolare iPhone o borse…ma non ci è successo mai nulla. In effetti non abbiamo mai incontrato un italiano, e anche pochi turisti.
Alloggiare a Copacabana o Ipanema sarebbe stato un po’ diverso, ma meno brasilian style.
Sappiate che Gianni ha sempre lasciato la GoPro in casa… Cate vuole sfatare il mito dei fisici marmorei delle brasiliane…ma forse escono solo d’estate.
Gianni aggiunge che il mito non è sul fisico in sé, ma sul fatto che viene tenuto in bella mostra (vedi “ragazze Ipanema” su google)…e quando siamo andati ad Ipanema, in quei pochi minuti di sole che abbiamo beccato, qualcosa si è visto…
Non sfatiamo invece il mito delle donne-uomo che passeggiano per la città. Ora si parte verso il Perù!
Zaino Cate 12kg
Zaino Gianni 14kg

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Arte in tavola e al museo

Arte in tavola e al museo
Rio de Janeiro, Brazil
Rio de Janeiro, Brazil Domani lasceremo il Brasile e non possiamo lasciarlo senza provare un grande classico…il churrasco!
Nel churrasco rodizio la carne, cotta alla brace, viene servita direttamente sul piatto con i tipici spiedoni tagliandone dei pezzi con il coltello.
I camerieri son tutti vestiti da gaucho e passano con i grossi spiedi, ognuno con un tipo di carne differente. Il prezzo è fisso e mangi quel che vuoi, quindi meglio arrivare preparati… Ogni persona ha due carte da far vedere sul tavolo, una rossa e una verde, per indicare se i camerieri devono continuare a portarti carne oppure no. Tipo un semaforo…
Usciamo praticamente al limite dello star male da quanto siamo pieni!
Le carni erano tutte squisite…ne è valsa la pena.
Da notare che in bagno c’era una mega confezione di Listerine a disposizione… Arriva la pioggia e dopo un giretto in un centro commerciale ci riposiamo un attimo a casa. Nel tardo pomeriggio usciamo ancora per le deserte strade domenicali e andiamo alla mostra di Picasso al Centro Culturale Banco do Brasil.
Oltre ad alcune opere, abbiamo visto un filmato che raccontava l’origine di Guernica e un altro sulla vita di Picasso.
All’uscita giochiamo un po’ con la versione interattiva di Guernica (vedi video).
Si è rivelata molto interessante! Torniamo verso casa, nel nostro quartiere di Lapa, dove c’è ovviamente qualcosa di aperto e animato…e sostituiamo la cena con un delizioso e soprattutto leggerissimo succo di frutta.

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Spiagge e cibo

Spiagge e cibo
Rio de Janeiro, Brazil
Rio de Janeiro, Brazil Andiamo a Ipanema, per vedere la parte di spiagge che ci manca. Il tempo dovrebbe peggiorare in questi giorni, quindi è l’ultimo momento per provarci.
Stavolta proviamo il bus invece che la metro. Dopo un rally scatenato per le vie di Rio, arriviamo a Ipanema. La spiaggia è ancora più carina rispetto a Copacabana, un po’ più moderna. Copacabana ha questo sapore anni ’60…mentre Ipanema è più stile “Miami Beach”.
Ci gustiamo due cocchi verdi sulla spiaggia…e prendiamo gli ultimi raggi di sole. Pranziamo da Zazà bistrò, posto azzeccatissimo e super buono. Notiamo anche che il portoghese di Gianni migliora sempre più, sappiamo anche prendere un’acqua a temperatura “ambienji”.
Il locale è molto particolare, un mix di tradizione brasiliana e modernità…anche il bagno si distingue per i quadri e frasi (vedi foto). Nel pomeriggio andiamo a Leblon, il quartiere/spiaggia di fianco a Ipanema, giriamo un super centro commerciale e torniamo verso casa…il tempo ormai è pronto per far venire giù il diluvio universale. Rio in realtà è in fermento per la finale di Copa America Cile-Argentina e ogni bar o stanza con un televisore è pieno zeppo di gente. Vincerà il Cile ai rigori…ad ogni tiro, un boato per la strada. La fastidiosa pioggerella inglese non smette, quindi andiamo a cenare in un posto vicino casa. Ordiniamo birra e due cosine di antipasto, giusto per capire poi come proseguire…ci portano una pentola di patatine fritte e una di bocconcini di pollo fritto, che possono sfamare 4 persone l’una (come da foto). Cena finita.
Facciamo due passi ascoltando buona musica samba dal vivo, nei vari locali di Lapa.

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Rio…dall'alto

Rio…dall'alto
Rio de Janeiro, Brazil
Rio de Janeiro, Brazil Sveglia presto per ciò che più desideriamo vedere qui a Rio: il Cristo.
Saliamo con un van verso il monte Corcovado: impieghiamo una mezz’oretta per salire su questa montagna nel parco nazionale della Tijuca (il più grande parco urbano al mondo) fino ad arrivare in cima (710 metri).
Da qui sopra, la statua del Cristo Redentore, con i suoi 30 metri più 8 di piedistallo, sovrasta Rio dall’alto. È una delle 7 meraviglie del mondo moderno.
La statua è immensa e imponente, basta guardare le foto…sotto la statua c’è anche una piccola cappella, che visitiamo. Dopo un po’ di contemplazione del panorama e di super selfie, scendiamo per andare verso l’altro simbolo di Rio in altezza: il Pao de Azuçar.
Si raggiunge tramite una doppia funivia, per arrivare in cima ad una altezza di 400 metri.
Nel primo stop nella collinetta di mezzo (Morro da Urca) giriamo un po’ per scoprire la natura che ci circonda. Troviamo molta vegetazione, un piccolo museo dell’isola, e qualche scimmiettina simpatica che gioca con i fratellini…
Con la seconda funivia arriviamo sul Pan di Zucchero (sembra che il nome derivi dalla forma di un dolce tradizionale) e apprezziamo la vista di Rio da un altro punto. Anche se il Cristo è sempre là che ci guarda.
Pranziamo in un boteco, con 15 euro usciamo sazi e felici. Oggi è venerdì quindi per la serata ci immergiamo nel nostro quartiere di Lapa, centro della movida di Rio. È pieno di cosiddetti samba bar, piccoli locali con musica dal vivo, dove bevi o mangi qualcosa e si balla a ritmo di samba o musica popolare brasiliana. Entriamo in uno di questi e ci lasciamo trasportare dall’allegria della musica… Poi cambiamo posto per berci una caipirinha e troviamo un buon cameriere che assomiglia a Massimo Boldi e ovviamente parla solo portoghese. Gianni con abilità chiede e trova un tavolo “per dos postos” mentre Cate, ridendo fino alle lacrime, si occupa di ordinare qualcosa da spizzicare. Di piccolo ecco, tipo patatine fritte.
Dopo 5 minuti arriva Massimo con una padella di cipollazze e salame…..

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Giù e su per Rio e Santa Teresa

Giù e su per Rio e Santa Teresa
Rio de Janeiro, Brazil
Rio de Janeiro, Brazil Stanotte ha piovuto un pochino e la mattina sembra un po’ incerta, quindi decidiamo di proseguire la scoperta del centro città (anche se non c’è un vero e proprio centro).
Visitiamo la famosa Confeitaria Colombo, una antica pasticceria diventata simbolo di Rio. Dentro è molto antico e pomposo, ma carino. Prendiamo il tipico pastel de nata, buonerrimo, poi una robina con la frutta, normale direi…ma il top arriva con il BRIGADEIRO, una palla di cacao, burro e latte condensato che potrebbe sostenere un reattore nucleare (data anche la dimensione). Molto soddisfatti…e brufoli assicurati (almeno per la Cate).
Passeggiamo tra i monumenti principali e scopriamo che c’è una mostra gratuita di Picasso che visiteremo magari una prossima mattinata. Per pranzo andiamo a Santa Teresa, un quartiere su una collinetta sempre nella parte centrale di Rio.
Il tassista fa un po’ fatica a trovare il ristorante che abbiamo scelto (solo 2.000 recensioni positive su tripadvisor). Dopo 3 strade sbagliate e richiesta di informazioni ad altri tassisti, arriviamo in questo posto in piena favela di Santa Teresa e in mezzo alla selva. Ti sembra di cenare sugli alberi e in piccole terrazzine sotto forma di capanne. Alcuni tronchi di alberi passano anche dentro al bagno.
Decidiamo di lasciarci coccolare dal posto e dal servizio dei camerieri, mangiando e bevendo benissimo. Scendiamo a piedi verso casa, passando tra le stradine colorate e artistiche di Santa Teresa, facendo anche qualche acquisto. In una stradina un po’ meno turistica facciamo anche qualche simpatico incontro (gatti galli e galline).
Per la cena, insalatina leggera fai da te…

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Copacabana style

Copacabana style
Rio de Janeiro, Brazil
Rio de Janeiro, Brazil Ci svegliamo dopo la nostra prima notte, e capiamo subito che qua il suono vibrante di Rio non ti lascia andare mai…si sente veramente ogni tipo di suono a qualsiasi ora della giornata. A partire dai più gettonati clacson, fischietti e urla portoghesi fino alle musiche dei club, betoniere dei cantieri o chiacchiericcio dei pub.
Anche i profumi sono ovunque: principalmente di cibi, frutta, fritti vari, dei mille ambulanti o negozietti che si affacciano nelle strade. Beh ci sono anche odori non molto gradevoli…come sempre. Noi intanto prendiamo la metro per Copacabana (molto carina e colorata) e ci spiaggiamo come due balenotteri bianchi.
Facciamo amicizia con Bill, un tizio americano che ha un chioschietto sulla spiaggia di caipirinha. Si rivela molto gentile e molto utile, perché ci attacca un bottone fenomenale ma ci spiega un sacco di cose su cosa fare e come visitare Rio. Dopo pranzo si annuvola un po’, decidiamo quindi di passeggiare verso Ipanema, almeno per dargli un’occhiata in modo da ritornarci un altro giorno. Questi due quartieri (Copacabana e Ipanema) sono molto più turistici rispetto al centro di Rio, pieni di palazzoni e hotel. Anzi, Copacabana è per i turisti squattrinati, Ipanema è per i ricchi e Leblon (poco più avanti) è per i super ricchi…

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Alla scoperta di Rio

Alla scoperta di Rio
Rio de Janeiro, Brazil
Rio de Janeiro, Brazil Atterriamo a Rio ed è subito samba…la musichetta al posto degli applausi italiani è molto più carina!
Il nostro autista Rangel ci aspetta agli arrivi, ci aiuta gentilmente a trovare un ATM per prelevare i nostri primi Real e ci porta all’appartamento di Marcia, nel quartiere di Lapa.
Lui ovviamente parla solo portoghese, quindi inventiamo una nuova lingua fondendo italiano spagnolo e inglese per farci capire. Marcia, la padrona del nostro appartamento AirBnb è a lavoro e al suo posto c’è sua mamma ad accoglierci. Ovviamente anche lei ha circa 70 anni e non spiccica una parola di inglese. Dopo un riposino, passeggiamo per la parte centrale di Rio in modo da iniziare a capire come funziona la città…

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Si parte!

Si parte!
Milan, Italy
Milan, Italy Milano Malpensa
Zaini pronti, biglietti fatti, dogana oltrepassata…che l’avventura abbia inizio!
PS: da ricordare assolutamente la faccia del tizio del check-in quando, dopo averci dato i biglietti, vede dal suo monitor tutte le tappe del viaggio e ci fa i complimenti!

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