Dal Giappo a Singa

Dal Giappo a Singa
Singapore, Singapore
Singapore, Singapore Ci svegliamo a Tokyo, ma in realtà siamo in partenza e quindi ci dirigiamo verso l’aeroporto e salutiamo il mondo giapponese, così strano e diverso dal mondo occidentale a cui siamo abituati noi italiani.
Sebbene la maggior parte dei giapponesi non sappia dire una parola di inglese, questi 10 giorni in Giappone sono stati molto belli e non siamo mai stati in difficoltà. La loro gentilezza ti mette sempre a tuo agio, anche se il turista medio non conosce bene usi e costumi di questo popolo. Inchini, uso delle scarpe, templi, cibo, orari, trasporti, lingua, regole strane…
Inoltre probabilmente è anche uno dei paesi più sicuri al mondo. Ovviamente noi becchiamo l’unico disguido al mondo dei mezzi di trasporto giapponesi e la metro per l’aeroporto si ferma più volte per problemi imprecisati….dopo un po’ di balletti sali-scendi dal treno, stile linea Mortara-Milano, raggiungiamo l’aeroporto a 40 minuti dal volo. Scopriamo anche che il biglietto che avevamo non andava bene per arrivare in aeroporto. Quindi Cate mette in atto una scena da cinema davanti alla signorina della metro per farci uscire…perché non avevamo abbastanza contanti per pagare la tariffa extra. Nonostante tutto, saliamo senza problemi sull’aereo…e sbarchiamo a Singapore, 1.5 gradi sopra l’equatore!
Il nostro ostello si trova a Chinatown, ed è uno di quelli a capsule…anche se in realtà non proprio così spartano e a mo’ di loculi da cimitero!
È molto carino e la nostra “suite” è praticamente uno spazio con letto matrimoniale, tavolino, luce e cassaforte…chiuso da tende. Non male! Lasciamo giù i bagagli e dopo una buona cenetta nei dintorni, ci spostiamo nella zona della baia, Marina Bay, e ammiriamo la miriade di luci e grattacieli che si concentrano nel central business district di Singapore.
Giriamo di sera perché…di sera questa città si accende in ogni dove, e in particolare visitiamo il Marina Bay Sands e i famosi Gardens by the Bay. Il Marina Bay Sands è un nuovissimo e moderno resort e comprende un albergo, un centro convegni, un centro commerciale, un museo di arte e scienza, due teatri, sette ristoranti, due padiglioni di cristallo galleggianti ed una pista di pattinaggio.
Il complesso è sormontato da una piattaforma sospesa a forma di nave denominata SkyPark (340 metri) dove vi sono giardini pensili, piscine idromassaggio, centri benessere bar e ristoranti con una capacità di 3.900 persone e all’altezza di 200m vi è una piscina “a sfioro” (la piscina più alta del mondo) lunga 150m. Noi ammiriamo tutto da fuori e da dentro…
Poi prendiamo il ponte per l’accesso ai Gardens by the Bay.
La cosa che colpisce di più di questi “giardini” sono i supertree, alberi fotovoltaici alti tra i 25 e i 50 metri in grado di accumulare di giorno il calore del sole e produrre energia per l’illuminazione, regalando durante la notte straordinari giochi di luce e musica. Il tronco è ricoperto da una vera corteccia vivente costituita da 180 mila piante di oltre 200 specie diverse. Noi rimaniamo un bel po’ in questo ambiente del futuro, scattando foto e ammirando i giochi di luce degli alberi.
In questo enorme parco ci sono anche altri edifici e attrazioni….ma sinceramente già solo questi alberi sono bellissimi.
Immancabile dire che l’albero della vita di Expo assomiglia molto ai supertree…gli italiani copiano dagli asiatici! Lasciamo il futuro per rientrare verso la nostra capsula per la notte…

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