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70 anni dopo la bomba atomica Hiroshima, Japan
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Hiroshima, Japan
Oggi per Hiroshima è una giornata molto importante e noi vogliamo prenderne parte in tutto e per tutto. Alle 8 siamo già sotto l’Atomic Bomb Dome (Memoriale della Pace o cupola di Genbaku), epicentro della bomba ma parzialmente sopravvissuto e diventato oggi simbolo della pace e patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Aspettiamo le 8.15 (ora esatta dello scoppio) per osservare il minuto di silenzio in ricordo del dramma avvenuto esattamente 70 anni fa.
Migliaia di persone assistono alle celebrazioni, e in ogni parte ci sono gesti, mostre e manifestazioni.
Ci spostiamo poi verso il centro del Peace Memorial Park dove ogni anno si ricordano le vittime della strage. Dopo il discorso ufficiale davanti a migliaia di persone, ci mettiamo in fila per raggiungere il cenotafio e la fiamma della pace, rimasta accesa dal 1964. Qui le persone lasciano fiori e accendono incenso. Noi lasciamo una preghiera.
Iniziamo poi la visita del museo della pace. Ci muniamo di audio guida in italiano per non perdere neanche una spiegazione.
La visita è davvero molto interessante, impariamo e vediamo cose che nessun libro di storia insegna. Forse uno dei migliori musei al mondo.
Il museo racconta la storia di Hiroshima, prima, durante e dopo il bombardamento. Una parte di esso spiega in maniera molto tecnica ma chiara i rischi e i problemi dovuti alle radiazioni nucleari: ad esempio elenca gli stati del mondo ancora in possesso di tali armamenti e non nasconde la sua evidente opposizione a tutto ciò.
In attesa delle celebrazioni che riprenderanno verso sera decidiamo di vedere l’isoletta di Miyajima, a mezz’ora di traghetto da Hiroshima. Questa isola è famosa principalmente per l’Itsukushima Shrine, il santuario con il gigante torii galleggiante e per la cucina a base di ostriche.
Camminiamo per le vie del centro ricche di negozi e ristoranti, degustiamo i prodotti tipici e ci fermiamo di tanto in tanto ad accarezzare i tantissimi cervi che si lasciano avvicinare senza paura. Anzi, se non stai attento ti rubano la cartina e ti frugano nello zaino.
Torniamo con l’ultimo traghetto, in tempo per la cerimonia delle lanterne che inizia alle 6 sul fiume del parco della pace.
Anche noi abbiamo scritto sulla nostra lanterna un messaggio di pace e attendiamo che faccia buio per lasciarla galleggiare nell’acqua.
L’attesa in coda è molto lunga ma ne vale la pena: lo spettacolo di luci e lanterne sul fiume, con i messaggi di tante persone, è meraviglioso e indimenticabile.
Torniamo a casa dopo cena e finalmente conosciamo Naoto, che ci ospita nel suo mini appartamento.
È uno studente universitario di 24 anni, molto simpatico, con cui facciamo un po’ di chiacchiere parlando di cultura giapponese e italiana.
Noi dormiamo nel suo letto e lui poverino si accontenta del pavimento, ma ci dice che fa sempre così quando ha ospiti.
Poi tutti e tre crolliamo dal sonno.
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